martedì 26 luglio 2011

Pet therapist



Quando m'avvicino al gatto, e lui mi fissa con gli occhi spalancati, c'è una soglia - non saprei quantificarne precisamente la distanza in centimetri o metri da me o da lui - arrivata alla quale capisco se scapperà a zampe levate o rimarrà al suo posto per farsi accarezzare.
Si vede dallo sguardo, perché un attimo prima semplicemente mi osserva, e un attimo dopo spalanca di più gli occhi, e poi tende i muscoli e scatta via con un salto, oppure li socchiude impercettibilmente aspettando che io gli metta le mani addosso.
Credo che il gatto decida in quel preciso momento cosa fare, non so in base a cosa.
Ma forse attribuisco alla sua mente un funzionamento umano che essa non può avere. O più semplicemente sottovaluto il suo istinto che gli deve far percepire - che so - dal mio modo di camminare, dal mio sguardo, dal tono di voce, se di lì a poco gli liscerò semplicemente il pelo in modo gradevole o lo agguanterò stringendolo come un orsetto di peluche e sparandogli direttamente nell'orecchio vezzeggiativi ridicoli ad un volume insostenibile.

In pratica egli SA come sto combinata a livello emotivo, e se ho bisogno di sfogare istinti repressi su di un oggetto sostitutivo.

... Gatto, e qualche consiglio pratico no?
   

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