giovedì 28 luglio 2011

The circle of life

Anni fa, bambine giù in strada, viste dal balcone. Tenendosi per le mani e dondolandole avanti e indietro cantavano una filastrocca che cominciava così: "Quando eravamo piccoli, piccoli, piccoli.... " ed elencava cose che si fanno da bambini, con l'usuale ritmo da cantilena infantile; la canzone poi andava avanti con "quando eravamo giovani...", e poi "quando eravamo grandi", e poi  "vecchi", sempre enunciando ogni volta qualche attività tipica di ognuna delle varie età.
L'ultima strofa faceva così: "Quando eravamo morti, morti, morti....".

Non mi ricordo niente di preciso del contenuto delle strofe, a parte quell'attacco ripetitivo, non avevo mai sentito prima d'allora quella filastrocca nè l'ho mai più sentita in seguito; chissà quelle bambine dove l'avevano pescata, forse se l'erano inventata loro.
Però secondo me tutto il corpus di non so quante stagioni de "Il senso della Vita" di Paolo Bonolis a quella cantilena gli fa una pippa.

martedì 26 luglio 2011

Pet therapist



Quando m'avvicino al gatto, e lui mi fissa con gli occhi spalancati, c'è una soglia - non saprei quantificarne precisamente la distanza in centimetri o metri da me o da lui - arrivata alla quale capisco se scapperà a zampe levate o rimarrà al suo posto per farsi accarezzare.
Si vede dallo sguardo, perché un attimo prima semplicemente mi osserva, e un attimo dopo spalanca di più gli occhi, e poi tende i muscoli e scatta via con un salto, oppure li socchiude impercettibilmente aspettando che io gli metta le mani addosso.
Credo che il gatto decida in quel preciso momento cosa fare, non so in base a cosa.
Ma forse attribuisco alla sua mente un funzionamento umano che essa non può avere. O più semplicemente sottovaluto il suo istinto che gli deve far percepire - che so - dal mio modo di camminare, dal mio sguardo, dal tono di voce, se di lì a poco gli liscerò semplicemente il pelo in modo gradevole o lo agguanterò stringendolo come un orsetto di peluche e sparandogli direttamente nell'orecchio vezzeggiativi ridicoli ad un volume insostenibile.

In pratica egli SA come sto combinata a livello emotivo, e se ho bisogno di sfogare istinti repressi su di un oggetto sostitutivo.

... Gatto, e qualche consiglio pratico no?
   

giovedì 21 luglio 2011

Il (molto breve) viaggio dell'eroe

Ma perché i protagonisti dei film catastrofici/d'avventura/horror se la devono cavare SEMPRE, mentre intorno i non-protagonisti muoiono come mosche?
Sono raccomandati? Hanno fatto un patto col Diavolo?
E' forse perché sono i più belli della compagnia?
... Possibile che per far vivere felici e contenti quei due, tre
- massimo quattro - deficienti, ci debba essere ogni volta un'orrida ecatombe?

Io credo che i tempi siano ormai maturi per un film in cui i protagonisti muoiono dopo 5 minuti e poi via libera a comprimari, figuranti e comparse; che la scena sia tutta per loro, alla faccia dei soliti Eletti! 

lunedì 18 luglio 2011

Niente di più naturale

Dai sedili dietro di me nell'autobus mi arrivano sprazzi di conversazione.
Sedendomi avevo notato che là c'erano un ragazzo e una ragazza, silenziosi e con delle tristissime facce, ora capisco che si sta consumando un dramma e aguzzo l'udito; nel vociare della folla misto al rumore del traffico, con l'aggravante ricorrente dell'apertura e chiusura delle porte, colgo le seguenti frasi:
"una PAUSA DI RIFLESSIONE"; "...";  "vabbè ma... perchè?"; "...";  "sì, ma tu che vuoi VERAMENTE?"; "..."; "è che... io ti amo"; "..."; "per me continuiamo come sempre"; "..."; "ma allora tutto quello che abbiamo detto prima??"; "...", eccetera.
Voce femminile profondamente sofferente (quasi tremante, povera) voce maschile che cercava di avere un tono sofferente ma dava più l'idea di qualcuno che in quel preciso momento avrebbe voluto stare da qualche altra parte, tipo a giocare alla playstation con un amico (ah, forse da lì veniva la sofferenza... quindi alla fine era un tono sincero).


E - dunque - questo sarebbe il meraviglioso sistema messo a punto dalla Natura nel corso di anni, anni, anni (centinaia di migliaia? milioni? Boh) di evoluzione affinchè la specie umana continui.

Che poi - per carità - per funzionare alla fine funziona pure, però ci sarebbe qualcosina da migliorare. Ma ho fede che fra qualche altro centinaio di migliaia o milioni di anni il sistema sarà perfetto ed economico come l'organizzazione del lavoro delle api.

giovedì 14 luglio 2011

Esplorando i propri limiti

Nell'autobus (aspettato mezz'ora, temperatura interna sui 45°, solo posti in piedi, parti del corpo disgustosamente fuse a corpi limitrofi) una BIMBA ha cantato "com'è bello far l'amore da Trieste in giù com'è bello far l'amore io son pronta e tu" (la pronuncia non era esattamente questa comunque ci siamo capiti) ininterrottamente per una ventina di minuti.

Ora,  lascio ai matematici il compito di stabilire quante volte ci vada la suddetta frase in 20' - ed eventualmente con quanto e quale resto - e mi rivolgo direttamente alla dolce mammina dell'adorabile fringuello:

... MA ce la vuoi insegnare a tua figlia la STRAMALEDETTA seconda strofa, CAZZO?!???

venerdì 1 luglio 2011

L' asteroide impazzito a me mi fa il solletico (...procurandomi prurito ed eritema)


...EEEEEEEH??
...Coosaaa? Farmaci anti-allergici che danno una reazione ALLERGICA?!??

Ma...  ma... è come Terminator che si rialza, come lo squalo ormai spacciato che rispalanca le fauci, come uno zombie che ti azzanna in extremis, come una caterva di megatoni NON sufficienti per riassestare il nucleo del pianeta Terra!!!

L'unica speranza potrebbe essere un'endovena di Brusuìlliss.