venerdì 25 febbraio 2011

Chiambretti di notte

Piero Chiambretti sta prendendo una brutta china. Passare da furbo folletto che fa domande irriverenti a vecchio viscidello che parla per doppisensi suini è un niente.

giovedì 24 febbraio 2011

Humanwatching

Mai visto due che si fanno la corte?
Si fronteggiano come in una lotta, con i piedi ben saldi a terra e cinquanta centimetri d'aria fra i loro nasi. Se uno dei due, per imbarazzo o chi sa perchè, fugge con lo sguardo fuori dalla piccola sfera che li avvolge, l'altro con gli occhi lo riacchiappa subito e ce lo ricaccia dentro. Uno scappa e l'altro lo riprende, a turno, finchè poi non scappano più.
S'incontrano in un altro giorno, i centimetri d'aria fra i loro nasi sono diminuiti. Però l'energia misteriosa e promettente che circolava in quella loro sfera non c'è più.
Ce ne sarà un'altra, ma quella no.

..."Le 100 cose più fastidiose del mondo"

#) Quando ti mordi il labbro masticando il chewing-gum

#) Quando dopo un pò te lo rimordi di nuovo

#) Quando ormai hai il labbro tumefatto e te lo mordi pure mangiando il brodo

#) Quando da un giorno intero non te lo mordevi più e pensavi di esserne fuori. E invece te lo rimordi

Rivalutare il Manuale della stampante

Questi nuovi film-commedia italiani industriali mi sembrano delle emerite scempiaggini.

(Veramente non ne ho visto nemmeno uno ma così, sulla fiducia)

martedì 22 febbraio 2011

Biodiversità

In un angolo del soffitto del bagno c'è una ragnatela.
Ora: le regole di civiltà del nostro mondo vorrebbero che io la eliminassi senza por tempo in mezzo, ma non lo so... Adoperando un attrezzo rudimentale (la scopa), fra l'altro neanche costruito da me, dovrei distruggere un sofisticato artefatto per la cui realizzazione quella povera bestia s'è fatta il mazzo e ha versato fiumi di bava. Con quale diritto?
Certo, la casa è la mia, ci abito io e dovrei difenderla dagli intrusi e dalla zozzeria, ma immedesimiamoci nel punto di vista ragnesco: cosa diavolo ne sa, l'animaletto, di contratti, proprietà, pulizia, CASE? I suoi unici interessi sono l'ingegneria ragnatelesca, il reperimento di superfici adatte a sostenere la sua opera, e -forse- i 101 modi di degustare un insetto imbalsamato. E' un universo alternativo in cui io non sono altro che una grossa massa fuori fuoco che si sposta molto lentamente laggiù, da qualche parte nel baratro.
... No, mi dispiace, non ci sto, non ci penso proprio. Per me la ragnatela può restare al suo posto, io non alzerò la mia scopa contro di essa, a costo di essere bollata come ZOZZONA.

Poi il giorno che mi cade una mosca imbozzolata in testa mentre mi faccio la doccia ne riparliamo.

Lo "zoccolo duro"

Stasera piuttosto che guardarmi la nuova eccitante fiction di Raiuno Cugino & cugino mi faccio monaca.



UPDATE
Voglio conoscere gli sceneggiatori della fiction Cugino & cugino, SUBITO.
Chiamatemi pure sadica, chiamatemi malvagia, ma DEVO sottoporli alla più terribile delle torture: fargli vedere una puntata della fiction Cugino & cugino.

giovedì 17 febbraio 2011

I mobili immobili

Nei primi anni '70 vennero di moda i mobili colorati: scaffali azzurrini, librerie arancioni, tavolini gialli (e vetri fumè, vetri fumè dappertutto, ante di librerie fumè, ripiani di tavolini fumè, specchi fumè negli ingressi... chissà perchè questo trionfo del vetro fumè: forse perchè allora si fumava molto e senza remore? Potrebbe essere una spiegazione).
Comunque questa mobilia colorata - e scomoda, piena di irrazionalissimi spigoli acuti o ottusi e ampie e ingombranti curve - ebbe un certo successo per alcuni anni, dopodichè, come niente fosse stato, si tornò alla NORMALITA' dei mobili di legno o color legno o imitazione legno, al massimo al nero o al bianco (i colori si rifugiarono nelle cucine e lì sopravvissero discretamente fino ai giorni nostri).
Perchè?
Se ci si pensa come cosa è piuttosto strana, anche se mi si potrebbe obiettare che la stesso succede nella moda: per esempio con le spalline spaziali degli anni '80 in seguito completamente rinnegate, sparite, rimosse. Però no, secondo me non è la stessa cosa perchè il mobilio è di assai più ampia gittata rispetto all'abbigliamento, basti pensare che c'è gente che compra tuttora salotti e camere da letto in stile veneziano, mentre potrei affermare con quasi assoluta certezza che un mobile-bar giallo, squadrato come un mattone lego (e con le stesse proporzioni) è molto difficile che qualcuno oggi come oggi se lo piazzi in casa.

Ciò non toglie comunque che in alcuni appartamenti abitati da gente diciamo all'avanguardia negli anni '70, che ora -ironia della sorte - ha 70 anni, si possano trovare tali pittoreschi pezzi di mobilio, se non addirittura arredamenti interi in stile psichedelico, talvolta con un assurdo effetto "astronave di Spazio 1999" (ancora più assurdo, ma più assurdamente coerente, se poi magari le signore ivi abitanti si ostinano ancora a truccarsi e pettinarsi come usavano fare nei loro 30 anni; allora l'effetto Spazio 1999 è totale).

Ma tornando al problema del perchè del tramonto di tutto uno stile di arredamento io mi chiedo: può essere successo semplicemente perchè quello stile faceva obiettivamente cacare? Non so, questa ipotesi non mi convince del tutto. Quà si tratta di una svolta importante perchè alla fine ha ripiombato il pubblico nel tunnel dei mobili VISIBILMENTE di legno. Solo io percepisco il senso di schiavitù di questa imperante estetica della (finta) venatura lignea? Mi si potrebbe parlare dell'Ikea, e dei suoi imitatori, ma bisogna pur sempre ricordarsi che i famosi colori dell'Ikea esistono per occultare in maniera dignitosa la fattura essenziale per non dire miserella dei mobili, e alla fine si riducono più che altro al rosso e... ? Ai soliti nero, bianco e LEGNO.
Niente, secondo me la spiegazione è che è successo qualcosa. La gente a un certo punto ha avuto paura dei suoi mobili colorati e li ha buttati via; le fabbriche, anche, si sono spaventate e non li hanno più prodotti. Saranno stati associati a qualcosa di negativo? Sarà che la vita non era più colorata e quei mobili ci facevano a cazzotti? Sarà che una scenografia colorata sullo sfondo non è per tutti, ed è stato necessario (auto)sradicare l'illusione che lo fosse? Sarà che il neutro và con tutto, soprattutto con una quotidiana, comoda e immobile apatia?
O sarà che in fin dei conti per illudersi di essere proiettati verso un vivo e colorato futuro sono sufficienti due metri lineari di pensili in cucina?

lunedì 14 febbraio 2011

Assicurazione sul futuro

Se un giorno non fossi più depressa nè disorientata questo blog dovrebbe chiudere.


Tuttapposto, non c'è nessun pericolo.

Premio "Scusa dell'Anno Rifilata ai Controllori dei Biglietti sull'Autobus"

"... E' che veniamo ora da un morto, non ci abbiamo proprio la testa. E poi i tabaccai erano tutti chiusi."

(Deciditi. O non ci stai con la testa O i tabaccai erano chiusi: la linea di difesa dev'essere UNA, ferma, chiara e decisa, CAZZO)
(... ma sono obiezioni inutili, visto che ha funzionato. E io non posso che inchinarmi)

N.b.: la tizia della scusa portava un miniabito a righe tipo apemaia, però verde sgargiante, e caschetto di capelli rosso lucido visibilmente freschi di parrucchiere (forse per San Valentino). Le due amiche/sorelle/parenti invece erano il trionfo del fucsia e degli stivaloni à la D'Artagnan.

Insomma uno stile che a un funerale è la morte sua.

Breakfast with Fiesta

"La mia vita è come la pubblicità della Fiesta" dice la tizia della pubblicità della Fiesta magnandosene una.

e-EHM... : la mia vita è come un meraviglioso romanticissimo FILM hollywoodiano a lieto fine degli anni '60.


... no, non funziona.

domenica 13 febbraio 2011

IULEEENZ

Vorrei avere sotto mano il facinoroso che fa partire l'applauso nel pubblico di Domenica 5. E anche quello che urla BRRRAAAAVOOOOO!!!
(sarà lo stesso?)

sabato 12 febbraio 2011

"Era esasperato"

Ora vorrei sapere perchè nei vari tg stanno leggendo OTTANTACINQUEMILA volte la lettera del suicida padre delle due gemelle; poco fa sul 5 anche la lettura espressiva, col testo scritto in video, ci dovesse sfuggire una sillaba.
A quando la drammatizzazione?

venerdì 11 febbraio 2011

Le ragazze di papi

Queste sono le donne che frequenta Berlusconi:


E queste sono quelle che scendono in strada per difenderlo:


Ci devono essere alcuni passaggi logici che mi sfuggono.

giovedì 10 febbraio 2011

Arrendiamoci

Ad Annozero parlano i pensionati di Arcore (inteso come paesello) che sostengono Berlusconi, peccatore sì ma difensore della famiglia. E poi -dice un nonnetto all'uscita dalla messa- "avessi la possibilità, andrei anch'io con qualche bella tosa".

Altro che corruzione di minorenni, Berlusconi è corruttore di ultra-sessantenni.

Coscienza civile

Due ragazzi ipnotizzati davanti a uno scaffale del supermercato

LEI: "... COLGATE o ORAL B??"

LUI: "....
...
... mh...
... Colgate è una multinazionale..."

LEI: "...e Oral b??"

LUI: "...
...ummmh...
... "

lunedì 7 febbraio 2011

Sangue

Quand'ero piccola mi usciva spesso il sangue dal naso. Non tre gocce: me ne usciva un bel pò, da inzupparci asciugamani. Poi un bel giorno ha smesso.
Non ho mai saputo quale ne fosse la causa, perchè avesse cominciato, perchè abbia smesso.

Secondo me questa potrebbe essere una bella metafora di qualcosa. Ma non so di cosa.

Ipersensibilità

Ma quale sarà il numero massimo di volte che si può ascoltare la notizia che un uomo s'è buttato sotto un treno facendo prima sparire nel nulla le due figliolette?
Io credo di aver esaurito la mia quota di volte.

venerdì 4 febbraio 2011

Mania o persecuzione?

Uff, niente... Questi continuano a seguirmi.
Stasera uno di loro, un tristo lungagnone, si aggirava nei miei paraggi tipo avvoltoio, facendo il vago; sono scesa al piano di sotto del negozio e dopo un pò me lo ritrovo di nuovo dietro. Lo sbircio e quella faccia di corno mi riguarda pure... Alla fine mi giro di scatto e gli faccio: "scusi, ma lei lavora qui?": quello mi fa cenno di no con la testa, con gli angoli della bocca all'ingiù, l'innocente... "Mah, mi sarò sbagliata..." penso.
Ritorno sù e vado a misurarmi una maglia in camerino: come esco lo spilungone non sta di nuovo là? E subito si volta dall'altra parte facendo finta di guardare lo stand dei... reggiseni?!
...

Ma insomma perchè, cazzo... PERCHE'???

Imprevisti della chimica

Le nuove eco-buste per la spesa puzzano di sugna bruciata; proteggeremo pure l'ambiente, ma a me mi viene da vomitare.
Bella sòla.

giovedì 3 febbraio 2011

Il brivido della notorietà

Il furto della salma di Mike Buongiorno m'ha un pò colpita e mi ha suscitato alcune riflessioni.
Innanzitutto ho notato che molti telegiornali parlavano di "furto della BARA di Mike Buongiorno"... Non capisco questo pudico eufemismo: mica si son fregati la bara vuota , anzi se la sono presa proprio per il contenuto. Vabbè.
Poi mi ha sorpreso la famosa tomba di famiglia, più volte inquadrata. Piccola, umile, due loculi a castello e via a andare, roba che qualsiasi farmacista qui nel cimitero della mia città al confronto c'ha un mausoleo; insomma mi aspettavo qualcosa di più sfarzoso... Inoltre ho notato che ogni camposanto è paese: il solito font standard per le iscrizioni, la cornicetta d'ottone striminzita, standard pure quella (ce l'ha uguale mia nonna buonanima) e la foto... Un grande classico: la foto del defunto nei suoi 40 anni circa d'età, sorridente e al meglio della forma.
Quella del buon Mike doveva risalire almeno ai tempi di "Scommettiamo?".

Ecco, questa cosa qua mi ha sempre fatto una certa impressione... Ognuno deve essere cosciente che oltrepassati i 35, qualunque foto si farà in cui stia BENE (tipo quando ti dicono "In questa foto stai benissimo!"... Ecco, quella) potrà essere LA FOTO, la foto eterna. Al punto che a me verrebbe quasi di cercare di stare una merda in tutte le foto che mi fanno -senza grossissimo sforzo peraltro- con particolare attenzione a quelle di matrimoni et similia, che là c'hai pure il vestito buono e i capelli fatti.
Ma nonostante tutte le precauzioni è proprio così che andrà, com'è sempre andata: la tua faccia con annesse generalità diventerà di dominio pubblico, alla mercè di ogni passante il giorno che su un loculo verrà attaccata quella foto là, in cui sei vestito strano e con quel sorriso da deficiente.
L'unica novità forse è che oggi anche noi illustri sconosciuti ci arriviamo già abituati, grazie a facebook.

mercoledì 2 febbraio 2011

I consigli

Io e mia sorella ci siamo scambiati consigli su:
dolcetti, gelati, fermagli per capelli, collane, regalini da fare, litigi, tagli di capelli, calze, latte detergente, latte idratante, maldigola, malditesta, ricette di dolci, shampoo, canzoni, computer, stampanti, penne, lucidalabbra, differenza d'età con gli uomini, anticellulite, stivali, soffritto, carta da parati, ombrelli antivento, dieta, libri, film, gatti

e l'altra sera sulle creme antirughe.

martedì 1 febbraio 2011

Maestra in minestrone

Nella vita bisogna essere maestri in qualcosa, fosse pure chiudere i sacchetti dell'immondizia (o scendere a buttarli)